Quando si consuma l’osso dei denti?
I nostri denti sono tenuti ben saldi da un osso chiamato osso alveolare che, insieme a gengiva, cemento, e legamento parodontale, costituisce il parodonto. Se l’osso alveolare si consuma la stabilità dei denti è messa a rischio. Le ragioni per cui può ritirarsi o essere distrutto parzialmente sono:
- Traumi da incidente
- Perdita dei denti, naturale, accidentale o per estrazione
- Patologie infiammatorie quali la parodontite
- Naturale processo di invecchiamento
Come rafforzare le ossa dei denti?
L’osso alveolare che sostiene i denti è formato dagli stessi composti organici e inorganici del resto dell’ossatura corporea, quindi per rafforzarlo possiamo assumere cibi con alta quantità di vitamina D come, ad esempio: salmone, latte di mucca, formaggi, pesce spada, sgombro, tonno, tuorlo d’uovo. Oppure, utilizzare integratori a base di vitamina D. Per evitare che invece venga danneggiato sarebbe bene non fumare e lavarsi i denti a fondo quotidianamente.
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Quando è necessaria la rigenerazione dell’osso dentale?
Si ricorre alla rigenerazione dell’osso alveolare quando, in assenza di osso sufficiente a sostenere l’impianto dentale, si deve riabilitare una zona priva di denti, come nel rialzo del seno mascellare, oppure quando l’osso intorno ad un dente risulta compromesso, come nella parodontite.
Quanto tempo ci vuole per rigenerare l’osso dentale?
Di solito, i tempi di attesa previsti dalla letteratura scientifica per la rigenerazione ossea sono di circa sei mesi. Al termine, si eseguono i controlli radiografici necessari a stabilire se il nell’area prevista si sia riformato nuovo osso.
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