Perché è importante portare un bambino dal dentista
È importante portare un bambino in visita dal dentista (intorno ai 3 anni), per poter verificare lo stato di igiene orale che i genitori adottano col piccolo, controllare se ci siano carie a carico dei denti da latte e valutare il normale sviluppo delle ossa mascellari e il posizionamento dei denti: in caso di anomalie, sarà possibile considerare l’inizio di un terapia ortodontica e l’uso di un apparecchio dentale specifico.
A che età un bambino deve mettere l’apparecchio per i denti
Quando il problema riguarda la componente scheletrica e non dentale, cioè la crescita dei mascellari, è importante intervenire precocemente, già dai 4 anni d’età. Si parla, in questi casi, di terapia ortodontica intercettiva, ossia quella terapia che intercetta e cura, nei pazienti in crescita, alterazioni scheletriche che potrebbero determinare, in età adulta, l’instaurarsi di problematiche più complesse. Ci si riferisce ai casi di malocclusione di classe III; al morso aperto da abitudine viziata, come il succhiamento del pollice; o al morso incrociato (asimmetrico).
Per altri casi di malocclusione (per esempio se classificata di classe II), invece, si consiglia di intervenire in corrispondenza del picco di crescita puberale, ossia non prima dei 9-11 anni: prima sulle bambine, dopo sui maschietti che raggiungono più tardi la maturità scheletrica.
Quali tipi di apparecchi per bambini esistono?
Premesso che gli apparecchi dentali servono a trasmettere delle forze sui denti e sulle ossa dei mascellari (tramite molle, viti, elastici o attivatori), essi vengono utilizzati per stimolare la crescita delle basi ossee, per creare spazio per denti affollati o mal posizionati, oppure per mantenere i denti nella loro posizione. In base alle complicanze cliniche che presenta il bambino e alla sua capacità di collaborazione, gli apparecchi dentali che si possono adottare per una corretta terapia ortodontica sono:
- Ortopedici fissi
- Funzionali rimovibili
- Mascherine trasparenti